L'Internet of Underwater Things: dalla scoperta di siti archeologici sommersi allo studio dei cambiamenti climatici
In soli trent'anni l’informatica, l’Internet e le tecnologie wireless hanno trasformato la vita umana. Tuttavia, quando si tratta degli oltre due terzi del nostro pianeta coperti dall’acqua, non possiamo utilizzare i sistemi di comunicazione, monitoraggio e controllo sviluppati per gli ambienti terrestri. Il WiFi si propaga a pochi centimetri ad esempio in acqua salata. Per risolvere questo limite tecnologico Sapienza ha sviluppato tecnologie innovative per creare reti di comunicazione wireless in acqua dolce e salata, come anche dispositivi di “Internet of Underwater Things” (IoUT) per monitorare questi ambienti: una innovazione che fornirà i “Big Data” sugli oceani che ci consentiranno di studiare gli ambienti marini garantendone la preservazione, ridurre gli sprechi e l'impatto ambientale delle produzioni e attività offshore, e altro.
15 dicembre 2022, 19:00 - 20:00
Aula 1 della Facoltà di Ingegneria*
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