Razzi studenteschi come strumento educativo e scientifico

Le sfide derivanti dalla nuova era spaziale a cui il mondo si affaccia dovranno essere necessariamente risolte da ingegneri aerospaziali qualificati e motivati, in modo anche da coglierne le interessanti opportunità. Con l'obiettivo di entusiasmare studenti e giovani ricercatori alle tecnologie dei lanciatori attraverso attività pratiche e progettuali, le agenzie spaziali di tutto il mondo sponsorizzano appositi programmi educativi. Questi permettono alle università di formare più efficacemente le nuove generazioni di esperti nelle tecnologie di accesso allo spazio. In questo contesto, l'agenzia spaziale italiana (ASI) ha finanziato attività sperimentali studentesche coordinate dal professor Daniele Bianchi e dal dottor Mario Tindaro Migliorino presso il Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Aerospaziale (DIMA). Gli studenti hanno testato diversi propellenti, costruito componenti elettroniche e meccaniche, e hanno ideato, progettato, costruito e lanciato diversi razzi con spirito metodico e scientifico, fino alla pubblicazione dei loro risultati con l'obiettivo di ispirare e guidare altri gruppi studenteschi. Queste attività studentesche possono essere di grande impatto pedagogico e divulgativo e possono portare alla realizzazione di modelli in scala da usare come dimostratori tecnologici. Ulteriori sviluppi sono attualmente in corso nell'ambito delle attività del Sapienza Rocket Team (SRT) del Sapienza Aerospace Student Association (SASA).

Maggiori info: https://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0094576522001837?via%3Dihub

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Aggiornato al 22/08/2022 - 11:20

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