La vulnerabilità sismica del territorio e delle costruzioni

Il territorio italiano è esposto ad una elevata pericolosità sismica, soprattutto lungo la catena appenninica per la presenza di strutture tettoniche attive. Periodicamente i nostri territori sono segnati da eventi sismici che ci ricordano di mantenere alta l’attenzione, anche in considerazione dell’alta vulnerabilità sismica di molte strutture e infrastrutture presenti al suo interno. La gestione del rischio sismico richiede, da un lato, studi e ricerche finalizzate alla definizione puntuale della pericolosità sismica di sito, tenuto conto anche degli effetti di amplificazione e della instabilità interessati, per una migliore definizione delle azioni agenti e, dall’altro, una crescente attenzione nella efficace valutazione della vulnerabilità delle strutture e infrastrutture. Solo una corretta diagnosi della situazione può consentire una pianificazione e taratura degli interventi di miglioramento sismico, finalizzata alla ottimizzazione delle risorse a disposizione. La particolare attenzione sul tema è testimoniata anche dai recenti aggiornamenti normativi quali le NTC 2017 e Linee Guida per la classificazione del rischio sismico delle costruzioni, che rendono la legislazione antisismica italiana, allineata sia alle più moderne normative a livello internazionale sia all’evoluzione tecnica e alla ricerca scientifica. In questo contesto la affidabilità ed efficienza delle infrastrutture viarie, oltre ad incidere significativamente sull’economia e sullo sviluppo del territorio, risulta di grande importanza nella gestione dell’emergenza, come apparso chiaro negli ultimi eventi sismici che hanno interessato il nostro paese. Il seminario si pone l’obiettivo di affrontare lo stato dell’arte sul tema della vulnerabilità sismica del territorio e delle costruzioni, sia dal punto di vista normativo che della ricerca scientifica.
21 febbraio 2018
Aula Magna Polo Universitario di Rieti della Sapienza
Via A.M. Ricci, 35/a - RIETI