La Ricerca ICI della Settimana: Rilevamento dei rifiuti marini in plastica

Marine plastic

I sensori iperspettrali consentono di effettuare un’analisi estremamente dettagliata delle proprietà di assorbimento della radiazione luminosa (visibile o meno) da parte di materiali diversi, consentendo l’identificazione della natura del materiale stesso o di particolari proprietà della superficie. In particolare, la banda del visibile e del vicino infrarosso (VIS/NIR lunghezza d’onda 400-1000nm) è usata per rilevare proprietà della vegetazione quali l’attività fotosintetica e le situazioni di stress idrico. Queste informazioni possono essere utilizzate per il monitoraggio della fisiologia, dell’accrescimento e dello stato di salute delle piante, come anche (insieme con altri dati ancillari) per identificarne la specie e il fenotipo, sia in campo agricolo che forestale. La banda dell’infrarosso ad onde corte (NIR/SWIR, 900-2000nm) rivela importanti proprietà dei materiali che consentono di identificare molecole complesse, tra cui in particolare i polimeri plastici, ma le applicazioni si estendono a moltissimi campi del tutto eterogenei, tra cui ad esempio, tra le indagini su scala ampia, di particolare importanza è il riconoscimento dell’amianto, o l’identificazione di rocce in geologia.
Monica Moroni di ICI DICEA, insieme al collega Marco Balsi del DIET-Sapienza Università di Roma, hanno messo a punto uno strumento che consente l’acquisizione, da drone, di immagini iperspettrali nel campo delle lunghezze d’onda del visibile e del vicino infrarosso (intervallo 400 nm - 1700 nm). Lo strumento comprende anche una telecamera con obiettivo standard per la georeferenziazione delle immagini acquisite e una unità inerziale dotata di GPS per la misura della posizione e dell’orientamento spaziale dell’aeromobile su cui è montato il dispositivo.
Lo strumento è stato utilizzato nell’ambito di diverse campagne di misura che avevano come obiettivo l’identificazione di rifiuti plastici in mare e sulle spiagge. Il codice per il processamento delle immagini acquisite e l’identificazione della eventuale plastica presente, basato su un classificatore lineare supervisionato, ha consentito l’individuazione di rifiuti plastici e l’invio di un segnale di allerta a terra, segnale corredato dalla posizione del rifiuto plastico rilevata tramite l’unità inerziale.
https://www.mdpi.com/2072-4292/13/8/1557

 

Aggiornato al 08/04/2022 - 14:21

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