La Ricerca ICI della Settimana: Monitoraggio del fitorimedio di suoli e acque contaminati mediante tecnologie innovative

Il gruppo di ricerca di Ingegneria delle Materie Prime, coordinato dai Prof. Giuseppe Bonifazi e Silvia Serranti del Dipartimento di Ingegneria Chimica Materiali Ambiente, ha sviluppato, in collaborazione con l’Istituto di Biologia e Patologia Molecolari (IBPM) – CNR, un approccio innovativo per il monitoraggio del processo di fitorimedio di suoli contaminati da arsenico (As) attraverso l’utilizzo della microfluorescenza a raggi X (micro-XRF).

La ricerca è svolta nell’ambito di due progetti finanziati dalla Regione Lazio che hanno l’obiettivo di sviluppare e applicare una tecnologia innovativa che ottimizza 1) l’uso delle felci per il fitorimedio di suoli inquinati da arsenico (Progetto FAST: FernArsenicSoilTechnology) e 2) l’uso delle felci coltivate con il sistema idroponico per rimuovere l’arsenico dalle acque potabili (Progetto DWARF: Drinking Water Arsenic Removal by Ferns).

La fitoestrazione è una tecnica ecologica ed economicamente sostenibile per la rimozione di As e/o di metalli pesanti, che ha il vantaggio di eliminare permanentemente gli elementi contaminanti dal terreno. La felce Pteris vittata rappresenta una specie particolarmente efficiente per la rimozione dell’As, poiché ha un tasso di crescita veloce e accumula nelle fronde (le foglie delle felci) fino a 27 g/kg (di peso secco) di As.
Attraverso la micro-XRF è possibile monitorare la concentrazione di As durante la crescita di Pteris e valutare quando le felci hanno raggiunto l’accumulo massimo nelle foglie, ottimizzando il processo di fitorimedio.

Info: https://www.nature.com/articles/s41598-021-86076-7

Aggiornato al 30/03/2022 - 11:02

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