
Il nucleare, una questione scientifica e filosofica dal 1945 a oggi
La minaccia di una catastrofe nucleare sulle sorti dell’umanità continua a pesare sul nostro destino. Dopo i bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki del 1945, in cui l’uso della bomba a fissione nucleare fu intenzionalmente distruttivo, il panorama storico, politico, sociale, culturale è profondamente cambiato. Ma un filo rosso lega il dopoguerra all’attualità. La questione del nucleare, che è stata pensata da molti filosofi e scrittori, si ripresenta nuovamente oggi, anche se modificata. In che modo ci si può dunque interrogare scientificamente e filosoficamente su quelle situazioni catastrofiche in cui l’uomo ha rilevanti responsabilità?
Queste situazioni non sono forse dei momenti storici essenziali in cui i nessi tra uomo e natura, tra natura e tecnica, sono messi allo scoperto e in cui si è convocati a ripensarne radicalmente e differentemente i contenuti e i confini?
a cura di
Orietta Ombrosi
Irene Kajon
Carlo Cosmelli
24 e 25 settembre 2018
Dipartimento di Filosofia (Sapienza, Università di Roma)
Dottorato in Filosofia (Sapienza Università di Roma)
Dipartimento di Fisica (Sapienza, Università di Roma)
Società Italiana Karl Jaspers
Dipartimento di Filosofia, Villa Mirafiori, via Carlo Fea 2, Roma, Aula V
L'ingresso è libero
http://www.roma1.infn.it/exp/webmqc/Conferenza%20nucleare.html
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