Città di genere. Metodi e tecniche di pianificazione e progettazione urbana e territoriale. - MASTER DI II LIVELLO

L’urbanistica e la pianificazione urbana sono state da sempre considerate discipline prettamente tecniche e dunque afferenti a un dominio “oggettivo” e dunque neutro. Già da alcuni anni questa presunta neutralità viene messa in discussione da progettiste, studiose, ricercatrici, attiviste.
Anche l’Unione Europea e l’UN Habitat hanno posto l'attenzione su questi temi.
Al contempo la pandemia e le crisi ambientali, insieme ai cambiamenti delle condizioni della vita contemporanea (lavoro da casa, agile, smart, autoimprenditoria), richiamano l’esigenza della costruzione di città e politiche urbane centrate sulle esigenze della vita quotidiana, sul benessere delle popolazioni (umane e non umane) e sulla partecipazione: città della prossimità in cui sia possibile conciliare i diversi aspetti della vita (lavoro, cura, benessere personale) e coltivare i legami sociali. Indirizzi che richiedono orientamenti non oggettivi, ma che nascono dall’ascolto, dalla capacità di cura e di attenzione alle necessità dei luoghi e dei loro abitanti. Temi che sono stati al centro della riflessione professionale di molte architette e urbaniste, che hanno lavorato e fatto proposte progettuali e politiche che mettessero al centro il benessere urbano diffuso, partendo dalla dimensione della prossimità e delle differenze.
Questa svolta culturale ha portato anche nel contesto della pianificazione e della progettazione urbana e territoriale un nuovo protagonismo della visione di genere facendo dialogare metodi e tecniche con un approccio orientato al riconoscimento del pensiero delle donne quale approccio utile per ripensare la “cassetta degli attrezzi” dell’urbanistica nella pratica professionale, nelle attività delle pubbliche amministrazioni e nel mondo della ricerca. Il periodo di tirocinio, previsto dall’offerta formativa del master, rappresenta un’ulteriore fonte di arricchimento e di scambio reciproco fra le problematiche e le azioni intraprese nella sede ospitante e le opportunità derivanti dalle attività del master.

1. Il master come strumento di formazione innovativa

In questo quadro, il corso di master si configura come risposta alle tante sollecitazioni emerse in contesti sociali e politici di livello nazionale e internazionale, mirando a promuovere una formazione Gender Sensitive sia come approccio tematico, sia come approccio specifico di formazione avanzata. Il master intende colmare un vuoto nel contesto universitario italiano dove ancora non appare un’offerta formativa Gender Sensitive orientata alla pianificazione e progettazione urbana e territoriale, come viceversa è presente molti altri paesi europei e mondiali. Questo ritardo appare preoccupante vista la necessità urgente di rivedere gli strumenti di piano e di progetto ai vari livelli a partire da tematiche su cui il mondo degli studi di genere ha riflettuto da tempo. È apparso dunque un vuoto importante da colmare.  Il master ha costruito una rete di studiose di sette fra università e centri di ricerca che hanno costruito un’offerta formativa innovativa e partecipata, che si avvale del contributo di colleghe e colleghi, professioniste e professionisti di livello nazionale e internazionale. Il master si configura come un Laboratorio aperto e di mutuo apprendimento in cui le/i discenti sono parte attiva nella propria formazione, basandosi sui principi cardine del pensiero delle donne quali quelli dell’autodeterminazione e del “partire da sé”. Questi principi “verranno praticati” e condivisi durante la formazione e verranno quindi trasmessi come competenze proprie del corso.


2. Struttura organizzativa del master
Il master ha sede organizzativa all’università di Firenze, la quale conferisce il titolo agli iscritti. Il master vede la partecipazione in qualità di partner di altre cinque università (Politecnico di Bari, Università di Napoli “Federico II”, Università di Palermo, Università di Trieste, Sapienza Università di Roma) e dell’Istituto IRISS-CNR di Napoli. Il master è così strutturato:

Coordinamento: Daniela Poli (Università di Firenze)

Comitato ordinatore: Gabriella Esposito (IRISS - CNR di Napoli), Isabella Gagliardi (Università di Firenze), Elena Marchigiani (Università di Trieste), Cristina Mattiucci (Università di Napoli “Federico II”), Camilla Perrone (Università di Firenze), Daniela Poli (Università di Firenze), Antonella Valentini (Università di Firenze).

Comitato scientifico: Serafina Amoroso (Universidad Rey Juan Carlos, Madrid), Angela Barbanente (Dicatech, Politecnico di Bari), Chiara Belingardi (Università di Firenze), Teresa Boccia (Università di Napoli Federico II, UN Habitat), Rachele Borghi (Université Paris-Sorbonne, Paris IV), Marcella Corsi (Minerva Research Lab - La Sapienza di Roma), Giulia de Spuches (Dipartimento Culture e Società, Università di Palermo), Béatrice Mariolle (Ecole Nationale Superieure Architecture et Paysage, Lille), Claudia Mattogno (Sapienza di Roma e Minerva Research Lab), Zaida Muxì Martinez (UPC – Barcelona), Mary Pepchinski (Technische Universität Dresden), Stefania Ragozino (IRISS - CNR di Napoli), Ines Sanchez De Madariaga (Universidad Politécnica de Madrid), Patricia Santos Pedrosa (Centre for Gender Studies, ISCSP of Lisbon University).

3. Le tematiche interdisciplinari e trans-temporali affrontare dal master

Il master prevede più orientamenti:

•    orientamento internazionale (ogni modulo è caratterizzato da un seminario tenuto da un’esperta straniera);
•    orientamento teorico (ogni modulo trasmette competenze concettuali);
•    orientamento pratico (ogni modulo prevede alcune ore di laboratorio per esercitazioni pratiche / discussioni / riflessioni comuni);
•    orientamento inclusivo (in apertura e in chiusura del master sono previsti seminari e momenti di dibattito allargati a tutta la comunità scientifica e delle pratiche sociali).

Il master prevede un approccio interdisciplinare su base spaziale ai temi del corso, affrontati in prospettiva storica, con l’obiettivo del definire una genealogia di pratiche e progetti orientati a consolidare una metodologia da applicare nei diversi contesti professionali, della pubblica amministrazione, della pratica professionale, della ricerca. Il corso è organizzato in nove moduli (oltre ai seminari):
1. Donne, città e territorio: una lunga storia: è un modulo introduttivo orientato all’illustrazione di come le donne abbiano manipolato lo spazio, creando luoghi propri in tutto il corso della storia. Il modulo prevede lezioni di carattere storico sul pensiero e le pratiche femministe, sugli spazi vissuti delle donne dal punto di vista storico e sul contributo disciplinare di architette ed urbaniste;

2. La cura come elemento fondativo delle pratiche spaziali: è il modulo dedicato alla dimensione della cura intesa sia come approccio conoscitivo e progettuale alle questioni urbane e territoriali, sia come elemento specifico nel quadro della vita quotidiana dove l’esperienza femminile da anni insegna;

3. Genere, politiche e progetti abitativi: è modulo dedicato alla questione dell’accesso alla casa e delle politiche abitative. Verranno presentate buone pratiche di politiche abitative gender sensitive e di “case delle donne” e “centri antiviolenza”;

4. Cartografe, geografe e urbaniste e descrizione di genere del territorio e dell’ambiente urbano: il modulo investe la descrizione cartografica del territorio non come operazione neutra, ma di selezione costante degli elementi da tralasciare o da porre in risalto e proporre una lettura della relazione tra corpi e spazi urbani.

5. Genere, dimensione spaziale e politiche pubbliche: è un modulo dedicato alle politiche pubbliche urbane e alla loro dimensione di genere. Al suo interno si svolgerà un seminario di approfondimento a tema economico;

6. La prospettiva di genere sulla città delle differenze: il modulo è dedicato in particolare all’approccio alla “Città delle differenze” e alla città intersezionale, un approccio alla pianificazione che mira a mettere in risalto e dare spazio e valore alle diversità degli abitanti;

7. Standard e servizi pubblici: la città abilitante e capacitante: Il modulo indaga la visione di genere negli strumenti operativi della pianificazione e progettazione urbana e territoriale nel momento della revisione degli Standard urbanistici in Italia;

9. Tempi economie e mobilità della città sicura e accogliente: il modulo riguarda la questione dei dati per la determinazione delle politiche pubbliche in particolare in relazione alla mobilità, dell’economia e del lavoro.

10. Pianificazione e progettazione urbana di genere: il modulo finale è concepito come un laboratorio in cui mettere alla prova le conoscenze e competenze apprese.

4. Iscrizioni
Per iscriversi al master è necessario seguire alcuni passaggi:

1.    fare domanda di AMMISSIONE

La domanda di ammissione deve essere inoltrata sul sito: https://www.unifi.it/p12060.html
Le istruzioni per l’ammissione sono contenute nel decreto istitutivo del master
Al momento della domanda sarà necessario pagare una quota di 50€ per le spese di segreteria. La quota verrà restituita nel caso il master non dovesse raggiungere il numero minimo di iscritte per l’attivazione.

2.    Il comitato ordinatore pubblicherà la graduatoria delle persone ammesse
3.    fare domanda di ISCRIZIONE con il pagamento della prima rata. La domanda di iscrizione deve essere compilata sul medesimo sito seguendo le modalità indicate dal decreto istitutivo.

5. Borse di studio
Le modalità di assegnazione delle borse di studio saranno pubblicate sul sito https://mastercittadigenere.wordpress.com/borse-di-studio/

La quota di partecipazione al master è di 2000 euro. Il comitato ordinatore del master ha scelto calmierare il più possibile la quota di partecipazione al fine di facilitare l’iscrizione al più alto numero di persone interessate, comprensive dei soggetti meno abbienti. Sebbene riferito al quadro nazionale e internazionale la quota del master non sia certamente alta, siamo tuttavia coscienti che anche questa cifra può rappresentare un impegno importante per alcune categorie (giovani laureati/e provenienti da famiglie non benestanti, recente ingresso nel mondo del lavoro, precariato) soprattutto in un momento di impoverimento generalizzato. Allo stesso tempo la possibilità di partecipare al master per persone a diverso titolo coinvolte nella pianificazione e nella gestione urbana rappresenta un’importante fonte di ricadute positive sia nella formazione personale sia per il futuro delle città e delle comunità che le abitano. È per noi un valore etico permettere di accedere al percorso formativo anche a chi non ha i mezzi economici per poterlo fare. Per questo motivo chiediamo all’istituzione che rappresenta di sostenere una o più quote di iscrizione al master - o anche una parte della quota che andrà in un fondo dedicato.

Contatti
master_pianificazione_genere@dida.unifi.it
Chiara Belingardi: +39 3389193172
 

Aggiornato al 22/09/2023 - 07:55

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